Ottenere il Mantenimento: Pagamento Diretto dal Terzo Debitore
Ottenere il Mantenimento: Pagamento Diretto dal Terzo Debitore
Le recenti modifiche normative in materia di diritto di famiglia, in particolare quelle introdotte
dalla cosiddetta Riforma Cartabia, hanno rafforzato notevolmente la tutela economica dell’ex
coniuge e dei figli aventi diritto al mantenimento.
Una delle innovazioni più significative riguarda la possibilità per il coniuge creditore di ricevere
l’assegno direttamente da un soggetto terzo, come il datore di lavoro o l’ente previdenziale,
che è tenuto a corrispondere periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato.
Questa previsione, sancita dall’articolo 473-bis.37 del c.p.c., semplifica in modo sostanziale il
recupero del credito, rendendo spesso non necessario l’avvio di un lungo e complesso
procedimento giudiziario.
La Procedura Stragiudiziale per il Pagamento Diretto
Il meccanismo permette al coniuge che deve ricevere il contributo economico (sia esso
mantenimento per sé, assegno divorzile, o mantenimento per la prole) di agire in via
stragiudiziale per ottenere quanto dovuto. La procedura si articola in passaggi chiari e ben
definiti:
- La Diffida (Messa in Mora) del Coniuge Obbligato
Il primo passo consiste nell’intimare formalmente il coniuge debitore ad adempiere al suo
obbligo. Il creditore deve inviare una diffida (generalmente tramite Posta Elettronica Certificata
PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno) affinché provveda immediatamente al versamento
delle somme dovute. - Notifica al Terzo in Caso di Inadempimento
Se l’inadempienza persiste per almeno 30 giorni dal ricevimento della diffida, il creditore può
procedere notificando al terzo debitore (ad esempio, l’azienda presso cui lavora l’ex coniuge) e
contestualmente al coniuge obbligato .
- L’Obbligo del Terzo Debitore
Una volta che la richiesta e il provvedimento sono stati validamente notificati, il terzo (datore di
lavoro, ente, ecc.) è legalmente vincolato a trattenere l’intero importo dell’assegno di
mantenimento e a versarlo direttamente al coniuge creditore.
Nota Importante: Questo strumento può essere utilizzato non solo per il mancato
versamento dell’assegno base, ma anche per il mancato adeguamento annuale dell’importo dovuto all’indice ISTAT, che è un obbligo di legge.
Tutela in Caso di Mancato Adempimento del Terzo
Nel caso in cui il terzo debitore, pur regolarmente notificato, non ottemperi all’ordine di
pagamento diretto, la normativa prevede una conseguenza molto forte:
- Il coniuge creditore acquisisce il diritto di agire con azione esecutiva diretta nei confronti
del terzo. Di fatto, il terzo inadempiente si ritrova a sua volta in posizione di debitore
delle somme non versate.
Concorso con Altri Creditori (Pignoramento)
Laddove il credito dell’obbligato sia già oggetto di pignoramento da parte di altri soggetti, la
norma stabilisce che il coniuge avente diritto al mantenimento partecipi alla ripartizione delle
somme in sede di esecuzione. In questo contesto, l’assegno di mantenimento (o divorzile) gode
di una posizione privilegiata e di natura alimentare, che verrà tenuta in debita considerazione
dal giudice dell’esecuzione nella distribuzione delle somme tra i vari creditori.
In sintesi, la nuova disposizione ha unificato e semplificato la procedura, offrendo una via più
veloce ed efficace per proteggere il diritto al mantenimento senza la necessità di un nuovo e
autonomo ricorso in Tribunale.
